Si sa ormai già da tempo che al largo dell'Oceano Pacifico galleggia un'immensa isola di plastica. Nel senso che tutti i rifiuti di plastica si sono conglomerati e galleggiano insieme creando una sorta di isola artificiale, molto grande e spessa diversi centimetri. Bello schifo.
E' di pochi giorni fa la notizia che si é creata una seconda enorme isola di plastica, ancora più grande della precedente che galleggia ad est della prima. Ancora più schifo.
E' di ieri la notizia che un'altra isola artificiale di plastica si é creata anche nell'Oceano Atlantico.
Ora io mi chiedo: la vogliamo smettere? No, nel senso: non é che adesso ci dobbiamo ritrovare con gli oceani che fanno schifo, e non é un discorso estetico: noi, i prodotti degli oceani, ce li mangiamo: pesci, alghe, non é che fa piacere trovarsi in tavola un pesce che magari ha ingoiato un cellophane o ancora é intossicato di mercurio, o ha altissimi livelli di petrolio nel sangue.
Ovviamente, e soprattutto con la crisi, nessun governo si sobbarcherà le spese di andare a pescare questi rifiuti e che so, riciclarli magari?
Non é un problema di crisi, é che ai governi non glie ne frega niente, l'importante é dare cariche a figli, nipoti, cugini, ed ancora discutere per anni sul fatto che i gay non bisogna farli sposare o che la fecondazione assistita non é naturale. Ma la plastica che galleggia é naturalissima, e fa bene. Lasciamola lì.
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