giovedì 25 marzo 2010

Amsterdam e la Gentrification


Ho adorato Amsterdam fin dalla prima volta che ci ho messo piede. Era il 2004 ed ho pensato: ma questo paese é il paradiso! Vedevo gente che faceva quello che voleva, si vestiva come voleva e conviveva educatamente e civilmente con qualcuno di completamente differente al suo fianco. 
La signora borghese impellicciata ed ingioiellata con di fianco il punk stracciato a chiacchierare e coppie gay che chiacchieravano e bevevano una birra con zarri quattordicenni..."Ma cos'é sta cosa" ho pensato?
Ci sono ritornato altre tre volte. Ogni volta ne sono entusiasta, anche se devo dire che l'ultima volta l'ho trovata un po' più moderata. Non che prima si trovasse gente che scopava in giro o sputava in faccia ai poliziotti, ma semplicemente tutto questo melting pot, tutta questa convivenza di generi di vita differente non c'era più come una volta.
Scopro che il sindaco é cambiato e che ha attuato molte politiche.
Intanto non si può più fumare cannabis se non a casa propria o nei coffee shop. E il che, forse non é proprio sbagliato. Il quartiere a luci rosse é stato ridimensionato del 60% per far posto ad alberghi e case in affitto e qui c'é già qualcosa che non va: perché? Voglio dire, é il loro quartiere ed é sempre stato così e rimpicciolendolo non si fa in modo che la città sia più pulita o meno libertina, semplicemente si cambia il carattere di una società che vedeva questo fenomeno ormai come una cosa normale. Lo trovo inoltre rischioso: la prostituzione per cercare nuovi spazi, potrebbe trasformarsi in qualcosa di losco e criminale
La motivazione della decisione é stata che in realtà già il circuito della prostituzione era utilizzato come business fantoccio per il riciclaggio di denaro sporco ma  un processo ha negato tutto.
Ora si vuole ripulire completamente il centro storico della città: niente coffee shop e niente quartieri a luci rosse, si deve ripulire il centro. Perché Boh, perché fa più chic così. E chi l'ha detto? Il sindaco e i partiti religiosi. Io credo che la religione, qualunque essa sia, sia la cosa che più mortifica la natura umana e la curiosità intellettuale oltre che l'apertura mentale e lo spirito di conoscenza del diverso.
Ma non basta. Le classiche e famosissime case galleggianti sui canali dovranno tutte essere rimosse, perché non scaricano nelle fogne comunali.....Come se si dovessero tenere puliti quei canali per i bagnanti.
Vorrei sapere chi ha mai pensato che l'acqua di quei canali potesse essere pulita. E come se gli scarichi di un po' di case potessero fare la differenza. Io non ho mai visto merda o schifezze varie nell'acqua dei canali di Amsterdam.
Questo processo di pulizia della città si chiama "gentrification" e mi dichiaro fortemente contrario. Lasciateci sperare che un giorno tutto il mondo possa conoscere l'apertura e la civiltà di Amsterdam e non lasciate che invece sia il mondo a spegnere la luce di Amsterdam. Io sono per le differenze e per le peculiarità. E' per questo che amo Amsterdam, che é unica al mondo.

2 commenti:

  1. leggo con un po'di ritardo questo post interessante...uno dei pochi che parla del fenomeno della gentrification in questa splendida città..
    partiamo con la tua definizione di gentrification...un po'semplicistica diciamo...il suddetto fenomeno è si un avvenimento della geografia urbana, ma soprattutto un fenomeno sociologico...la popolazione(di qualunque tipo) precedentemente protagonista del quartiere viene gradualmente sostituita da un'altra...per concludere, da cittadino di amsterdam residente nel red light district, preferiresti continuare ad avere turisti davanti alle vetrine a far foto oppure una galleria d'arte? a te e voi la risposta!


    A presto
    Lorenzo

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  2. Ciao Lorenzo!
    Grazie mille innanzi tutto per il tuo contributo. Vorrei rispondere alla tua domanda se posso: il Red Light District di Amsterdam, come ben saprai meglio di me, si é formato piano piano storicamente nei decenni, per avere una spinta notevole fra la prima e la seconda guerra mondiale.
    Questo significa che é storicamente ben strutturato all'interno del tessuto della città.
    Quindi se io vivessi all'interno del quartiere a Luci rosse, l'avrei fatto ben consapevole di dove sarei andato a finire. Avrei fatto i miei pro e contro e se la cosa mi fosse andata bene, avrei preso una casa lì e mi sarebbe andata bene la puttana, la luce rossa, lo spacciatore e il coffee shop. In caso contrario se volessi delle gallerie d'arte e dei ristoranti alla moda, sceglierei lo Spiegelkwartier per esempio no? Questo per dire: l'anima di una città si forma e si sviluppa lentamente molto prima di quando una persona qualsiasi decide di comprare casa. Inoltre, ognuno é libero di scegliere la zona che più fa per lui... ;-)

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