domenica 30 gennaio 2011

Dopo la Tunisia, si Sveglia l'Albania


Notizia che si può definire "vecchia", perché di una settimana fa. Ora che l'Egitto, al quale comunque dedicherò un post, si é svegliato, sono passati in sordina sia le rivolte tunisine che le manifestazioni in Albania. Lo trovo INACCETTABILE. Siamo davanti ad una presa di coscienza senza precedenti per le popolazioni islamiche. Certo, ognuna per il proprio specifico motivo, ma tutte spinte dal desiderio di liberarsi dal giogo della dittatura, della povertà, della disoccupazione, della mancanza di libertà di opinione, stampa, parola, dal giogo della corruzione.
La settimana scorsa il popolo albanese, la nazione con la percentuale più alta di musulmani più alta al suo interno, si é ribellata al governo pluriennale di Sali Berisha. L'opposizione socialista é già da due anni, quando ci furono le elezioni nel paese, che denuncia che i risultati delle stesse erano stati mistificati. La vittoria, sarebbe quindi andata all'opposizione. Nel frattempo Berisha ha continuato a governare appoggiato anche, e bisogna dirlo, dalla comunità diplomatica internazionale.
Ora basta. Si, l'Albania negli ultimi anni ha conosciuto una crescita economica senza precedenti per a sua storia, tanto che si siano praticamente bloccati i flussi di gommoni verso le coste italiane. Ma questo perché la politica interna si é organizzata non per migliorare le cose per il paese, bensì per riscuotere più soldi possibili da aziende estere che hanno voluto insediare i loro stabilimenti in Albania per poter contare su una manodopera a bassissimo costo ma vicinissima e perfettamente collegata col resto d'Europa. 
Molte di queste aziende, bisogna dirlo, sono italiane. Ma si sa, dove c'é corruzione.....
Mi auguro che anche queste manifestazioni portino a qualcosa: una svolta per il paese verso la democrazia non solo formale, per presentarsi bene agli occhi del resto d'Europa,  ma sostanziale, per avere un nuovo paese musulmano libero e pronto ad affacciarsi per davvero al tempo contemporaneo.
Mi piacerebbe anche sapere a che punto siamo giunti in questa vicenda, ma i telegiornali e i giornali sono troppo occupato a parlare dei servizi sessuali che delle sgualdrine hanno elargito al nostro premier. E premier, si badi, l'ho scritto con la lettera minuscola.

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