domenica 13 giugno 2010

La Famiglia ed i Gay


Sto iniziando a capire il perché del mio disagio nel mondo ed in particolare nel mondo gay. Quanto conta la famiglia e l'educazione che ti da su tutto il tuo percorso di vita? Credo il 95%, forse di più. Tu sei quello che i tuoi genitori ti hanno insegnato di essere. Per lo meno questo capita la stragrande maggioranza di volte. E se i gay nascono da famiglie di etero, mi viene chiaramente da dire che una famiglia gay può crescere benissimo un figlio etero. Quindi non si parla di mamma e papà ma di genitori e da che tipo di valori questi ti danno.
Non voglio davvero ripercorrere tutti i tipi di incontri e rapporti che ho avuto nella mia vita. Bastino pochi ed ultimi esempi:
Dumbo: non parla con suo padre da tempo dopo che questi ha tradito sua madre e si portava a casa l'amante. Sono ricchi di famiglia e ci tengono molto alla forma, infatti a me era piaciuto perché aveva la mia stessa impostazione di educazione, che é estremamente rara nel mondo, per lo meno italiano. Detto questo Dumbo non parla col padre e non lo saluta. La madre, una lavorcolizzata, non la vede mai. La sua idea di famiglia é inesistente. Nessuno sa che é gay e nemmeno i suo amici ma il punto é che a nessuno gli interessa. La sua visione della vita é la solitudine. La sua visione della famiglia é che ti fa soffrire. La sua visione del vincitore é quella del padre: che va in giro a trombare, e così, lui vuole fare per sentirsi vincitore.
Bombolo: é il mio amico con ci sono andato a fare il week end lungo che aveva i suoi due amici che mi hanno fatto scrivere il post sul vuoto pneumatico. I suoi genitori hanno appena scoperto che é gay e la loro reazione é stata urlare, piangere, avere la bava alla bocca tirare testate al muro e pugni alla forma di grana. Una terronata mai vista. Bombolo come visione del mondo ha che vorrebbe tanto un fidanzato, ma in realtà fa di tutto per rifuggerlo, sentendosi attratto da persone cretine ed improponibili e scopando qualsiasi cosa che respiri, ma davvero qualsiasi cosa. 
Uno degli amici di bombolo: scopa anche lui qualsiasi cosa che respiri e, detto da lui, i suoi genitori non li vede mai ma nemmeno li ha mai visti e così, come hanno saputo che era gay...Niente, hanno semplicemente continuato ad ignorarlo
Al che penso alla mia famiglia. Mio padre é sempre stato assente, ma da quando é in pensione é più preoccupato per me di quanto non lo sia mia madre, madre che é ossessionata ed iperprotettiva, tanto che a volte ti senti soffocare. Quando hanno saputo che ero gay, mia madre é rimasta 5 secondi in silenzio per po chiedermi se fossi davvero sicuro che il mio fidanzato era una brava persona, e poi nel giro di un mese o due aveva accettato tutto, anche grazie all'aiuto che ho ricevuto da mia sorella. A mio padre non l'ho detto io ma mia madre. La sua reazione é stata di negazione: era solo una fase che io ovviamente devo passare perché ho avuto un'infanzia difficile e quindi é naturale che sia così, ma mi sarebbe passata. Oggi ha capito che probabilmente non passerà, non ne é felice, ovviamente, ma lo accetta.
La mia esperienza, fortunatamente, é stata ben diversa dalle tre descritte precedentemente, e ne sono grato, al destino, a mia madre, a mio padre ed a mia sorella. Questo ha fatto sì che adesso io voglia una situazione affettiva seria e sana che mi veda tranquillo con una persona a fianco a divertirmi, leggere, giocare, cenare o far niente. Questa visione gli altri gay mi rendo conto che purtroppo non ce l'hanno perché non hanno una situazione familiare normale da voler imitare e quindi desiderare o ancora peggio, la loro famiglia li ha talmente rifiutati e loro hanno talmente sofferto per questo che non intendono minimamente creare un qualsiasi situazione familiare analoga, perché se le cose dovessero andare nuovamente male, loro non avrebbero la forza di affrontare un'altra delusione di quella portata. O anche, semplicemente, non ne hanno per niente voglia. Ecco, da qui, la praticamente impossibilità di poter avere delle storie, e la scelta di molti gay di non volere una storia seria. La cosa non mi fa star bene, ma almeno mi fa capire che sono ad un livello, per pura fortuna, superiore: grazie alla mia famiglia, io posso aspirare a qualcosa che invece terrorizza gli altri.

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