Trovo giusto che quando ci sia da urlare e lottare si urli e si lotti e quando ci sia da festeggiare si festeggi. Non so perché molti blog gay abbiano dato la notizia che pochi giorni fa due gay poco più che ventenni del Malawi che avevano celebrato il loro matrimonio erano stati condannati a 14 anni di lavori forzati come punizione esemplificativa che atteggiamenti omosessuali non sono accettati nel paese. Bene é notizia di ieri, ma lo hanno riportato solo le agenzie di stampa, che il Presidente del Malawi ha graziato i due ragazzi gay in questione. La grazie, in realtà, é arrivata dietro spinta del Segretario Generale dell'ONU Ban Ki-Moon. Bingu wa Mutharika, questo il nome del presidente del Malawi, é sottostato alle indicazioni dell'ONU, un po' perché ha troppo bisogno di aiuti finanziari internazionali, un po' per immagine del paese che già é considerato, ed anzi, é, uno dei più poveri e con le condizioni sociali peggiori al mondo. Detto questo, però, il Presidente, ha voluto subito aggiungere che questo gesto non significa che lui personalmente depreca atteggiamenti del genere che vanno contro le leggi e la storia della gente africana e che in futuro andranno comunque punite.
Bravo, complimenti. Cagati in mano va', e poi spalmatela in faccia.
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