Uno dei più grossi problemi ma anche una grande fantasia di tutti i gay sono gli uomini etero.
Molti se ne innamorano, salvo poi andare incontro a delle enormi delusioni.
Io ho sempre avuto una grandissima fortuna: non me ne é mai fregato una mazza degli etero.
Sarà che ho troppo rispetto per me stesso e che comunque non ho mica tempo da perdere, oppure che onestamente sono sempre lì che spero di essere corteggiato che figurati se mi metto a stare dietro uno che, il più delle volte, ti ronza intorno solamente per avere lui delle conferme, e si sa quanto i maschi siano vanitosi, per cui lo fa solamente per vedere riflesso nel tuo sguardo il desiderio per lui.
Ciao.
Sai a me quanto me ne può fregare.
Detto ciò é anche un problema dei gay quello di voler piacere. Sempre e al più alto numero di persone possibili. La conquista di una donna non conta: si sa che le donne amano i gay a prescindere. Quella di un uomo invece ovviamente si. A maggior ragione se si tratta di un uomo etero che quindi non dovrebbe avere alcun interessamento per te. Anzi, semmai, se abiti in zone di merda, al limite vorrebbe ammazzarti di botte solo perché sei gay, ma per fortuna questo genere di bullismo, anche se ancora esistono casi anacronistici e davvero criminali, sembra stia scemando un po', almeno in percentuale.
Per quanto mi riguarda ho passato tutta la mia adolescenza a essere continuamente corteggiato e "puntato" dagli etero. Oltre a ciò, una volta, il fidanzato della mia migliore amica ci ha pure provato con me. Direi quindi che questo "desiderio" di attrazione non ho fatto nemmeno in tempo di svilupparlo, quindi non so se sia davvero una cosa mia o una cosa che già avevo e di cui quindi non sentivo il bisogno.
Comunque, tutta questa dovuta premessa per dire che dopo tutto il periodo in cui mi sono sentito malcagato da tutti in ambito "sessuale" e in cui anche io mi sono concentrato al 200% sul lavoro, mi é successa una cosa strana.
Vado in palestra.
Chiaro, come in tutte le palestre anche nella mia ci son dei gay, ma al contrario di quelle che puoi trovare al centro di Milano nella mia palestra non sono in percentuale consistente.
Detto ciò ci sono un sacco di etero, e anche molto fighi!
Come appena detto non li ho mai cagati.
Ad un certo punto, mentre sono lì, cesso, con i miei pantaloni larghi, le mie magliettazze da palestra, il mio iPod, che non parlo con nessuno e la mia barba sfatta, mentre faccio i miei pesi mi rendo conto che... Ma che vuole questo?
Boh.
E questo? Bah?
Embé? E questo che vuole?
Insomma, uno dopo l'altro mi ritrovo quello che mi fissa, quello che mi sorride, quello che mi fa l'occhiolino, quello che si sporge dalla sua macchina per veder cosa sto facendo, quello che non fissa ma osserva, quello che vedo dallo specchio che mi guarda mentre sto facendo altro e come giro lo sguardo verso di lui si gira dall'altra parte. Per non parlare di quelli che mi seguono o quelli che stanno facendo un percorso e magicamente decidono di cambiare esercizi da fare e devono fare quelli con le macchine davanti a me.
Bah.
Purtroppo io non sono per niente bravo nell'approcciare le persone, penso ci voglia un talento, anche se so che non é vero e sono sicuro che questo talento io non ce l'ho. Per cui, ahimé, non faccio mai niente, se non aspettare. Che poi, nella vita, "aspettare" é la strategia più sbagliata che si possa decidere di intraprendere. Ma questo é un altro discorso e forse un giorno, finalmente, oltre a rendermene conto, farò qualcosa a riguardo.
In ogni caso, se posso dire di non aver alcun talento per attaccare bottone con le persone e per "conquistarle" non posso dire altrettanto per le mie tecniche di "raffreddamento" e "gelamento" e conseguente allontanamento della qualunque.
Insomma, non rispondo ai sorrisi, ho sempre l'espressione incazzata quando vado in giro, se mi guardano li guardo male e se mi inseguono faccio finta di no aver capito: un pazzo.
Questo per far capire che quindi con nessuno di questo successo niente. Però mi vien da dire: meno male!
Perché erano tutti "etero"! E per giunta, alcuni di loro con fidanzata al seguito, che va da loro a chiacchierare fra un esercizio e l'altro e poi quando si separano questo qui ce mi torna all'attacco.
E io, chiaramente, non capisco.
1- Ma se sei etero, che vuoi da me?
2- Pensi davvero che possa pensare che sia soddisfacente farci un po' di petting o una chiavata e poi vederti tornare alla tua bella vita sentimentale e io lì solo come un deficiente, che magari ho ancora voglia di fare sesso con te ma tu non mi caghi?
3- Ma se hai pure la ragazza, davvero hai così bisogno di trombare a destra e a manca? Ma allora mollala!
4- Ma se hai la ragazza di fianco: ma cosa stai facendo pirla!!! Tanto che non é che possiamo tentare un approccio in mezzo secondo mentre lei non capisce ancora in che mondo vive!
5- Se proprio proprio, invece di guardarmi, cosa ti costa venire lì e provare a chiedermi una cosa qualunque?
Detto ciò il mistero di infittisce di più se penso a delle domande che mi vengono che sono più generali e non sul loro comportamento in quel momento:
1- Perché sono tutti dei fighi della Madonna questi qui che mi occhieggiano? O - ce ne fosse uno brutto!
2- Perché se sono in palestra gli etero mi fanno sentire fighissimo mentre se vado in un locale gay é già tanto se uno mi fa un complimento? E anzi, in quel periodo lì erano pure mesi che nessuno mi guardava di striscio, convincendomi che il mio appeal sessuale si fosse perso come il diamante blu del Titanic?
Io non capisco.....
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